Aldo Serena: L'Italia è "troppo tollerante" al razzismo, servono leggi più severe

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Aldo Serena: L'Italia è "troppo tollerante" al razzismo, servono leggi più severe

L’ex calciatore di Inter, Milan e Juventus Aldo Serena ha parlato ai microfoni di Gambling.com, esprimendo le proprie opinioni sull’attuale situazione del calcio italiano. Nello specifico si è parlato di Inter, di lotta per la vetta della Serie A, delle recenti esternazioni di Commisso e della spiacevole sensazione di razzismo che ancora oggi tormenta gli stadi italiani.

Il campione di Montebelluna ha iniziato l’intervista sottolineando il grande sforzo economico della dirigenza interista, che l’estate scorsa ha portato a Milano un allenatore come Antonio Conte. L’acquisto di Lukaku per 80milioni è stato il fiore all’occhiello di una squadra completamente rinnovata dopo un lustro piuttosto infelice. Il valore di questa operazione di mercato, secondo Aldo Serena, sta nel fatto che “serviva un giocatore che desse l’esempio ai suoi compagni circa la filosofia di Conte, ossia di giocare l’un per l’altro, della generosità, dell’avere la coscienza che l’ego si deve mettere da parte e si deve avere una comunione di intenti”.

Tutto ciò non sarebbe stato possibile con la presenza di Mauro Icardi, ex attaccante e capitano nerazzurro estromesso dalla squadra durante la passata stagione ed oggi in forza al PSG. Aldo sostiene che Icardi sia un giocatore completamente diverso, non in grado di dare equilibrio alla compagine milanese. Per questo ci tiene a rimarcare, “Lukaku è fondamentale sia in campo che come esempio per tutti i suoi compagni”.


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La campagna acquisti dell’Inter è stata effettuata in modo molto intelligente e specifico secondo Aldo, che evidenzia il fatto che a gennaio l’Inter sia arrivata con alcuni deficit sugli esterni, limitando il calibro nell’idea di gioco dell’allenatore.

“Il 3-5-2 di Conte non aveva grande qualità, l’acquisto di Young è stato secondo me un’ottima idea, perché si è calato con disinvoltura nel campionato italiano giocando subito molto bene. Moses dall’altra parte sta cominciando a ingranare, sostituendo un Candreva spento che non da più garanzie assolute. Penso che abbiano fatto molto bene”, afferma Aldo che non perde l’occasione per esaltare di nuovo la dirigenza interista a proposito del vero scoop di questo mercato di riparazione.
“Il colpo Eriksen alla fine del mercato è stato proprio intelligente. Nonostante non credo ci fosse un’esigenza specifica, perché Sensi, Barella, Vecino, Brozovic, sono dei giocatori di alto livello a mio parere, le caratteristiche di Eriksen forse nessuno di questi giocatori le ha. Eriksen è un giocatore che può stare un po’ più vicino agli attaccanti e regalare assist a Lautaro e Lukaku. Anche le sue qualità tecniche sono di alto profilo, le ha subito dimostrate con quella punizione fantastica con cui è andato vicinissimo al gol durante il derby”.

Aldo fa trasparire il suo apprezzamento per il giocatore danese classe 1995, ritenendolo una grande risorsa per il club:

“Penso che sia un acquisto per il presente, ma anche per il futuro, un’alternativa ai giocatori che Conte ha a disposizione per il centrocampo. Ha caratteristiche diverse, insomma. Un giocatore che può fare sicuramente più felici gli attaccanti perché Eriksen ha la qualità tecnica per metterli davanti alla porta e quindi, nel panorama globale, si tratta di una variabile che prima Conte non aveva”.

Grazie a questa campagna acquisti molto ben pianificata e ad un allenatore che ha portato grinta, consapevolezza e voglia di vincere ad un ambiente ormai spento, ora il gap con l’eterna rivale Juventus si è sicuramente assottigliato. Aldo però considera ancora la Juventus favorita, poiché “la rosa della Juventus è qualitativamente e anche numericamente molto varia”. Infatti, il pensiero di Aldo è che nonostante tutti questi miglioramenti, il fattore che ha favorito i nerazzurri è un altro: “l’Inter si è avvicinata molto alla Juventus, anche perché la Juventus ha abbassato di molto il suo standard quest’anno”.


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Dopo aver parlato di Inter e Juventus, è stato doveroso da parte di Aldo Serena menzionare l’attuale terza forza del campionato, ad un solo punto dalla vetta. La Lazio sta infatti macinando vittorie grazie al proprio cannoniere Ciro Immobile, al momento in testa nella corsa alla Scarpa d’Oro.

“La Lazio è una piacevole sorpresa perché lo scorso anno la squadra non era cosi continua”, dichiara Aldo. “Quest’anno sta portando a casa anche partite sporche, tipo quella di Parma o il pareggio con la Roma. Infatti avrebbe meritato la Roma il derby. La Lazio è una squadra che Inzaghi ha forgiato, sfruttando al meglio quelle che sono le caratteristiche dei propri giocatori. Mette Immobile in condizione di esaltarsi con quelle sue scorribande, con quelle corse di 30/40 metri e lui lo sta ricompensando con tantissime reti”.

Il campionato ovviamente è ancora aperto e tutto è possibile, infatti Aldo sostiene che “questa Lazio possa dar battaglia a Inter e Juventus per vincere lo scudetto, anche perché non ha le coppe da qui alla fine, mentre Inter e Juve fra poco cominceranno a giocare in Europa”.

Questo testa a testa a tre squadre porterà ad un finale di stagione molto emozionante. Aldo non si è astenuto nel dire la sua e descrivere le dinamiche che si verificheranno nelle prossime settimane.

“Se Conte vuol vincere lo scudetto, forse deve far giocare spesso le seconde linee in Europa League per mantenere la concentrazione e la forza fisica perfetta per il campionato. Per la Juventus il discorso è diverso, aspettando la Champions League dal 95/96. La Juventus ha l’esigenza di andare avanti, cercare di vincere la Champions, e probabilmente qualcosa concederà in campionato. In casa Lazio invece, Inzaghi ha a disposizione i suoi giocatori tutta la settimana, li può allenare per bene e quindi potrebbe veramente uscire una sorpresa.”

Cambiando totalmente argomento, abbiamo chiesto ad Aldo Serena un’opinione sulle dichiarazioni rilasciate da Zlatan Ibrahimović dopo il derby domenica sera. Lo svedese ha infatti affermato che l’Inter pareva non meritare il secondo posto:

“Io penso che siano state orientate verso i tifosi del Milan. Per dimostrare ancora di più che lui è un capopopolo e che quindi incarna la figura del rossonero, facendo da contraltare all’Inter che sta facendo bene, che è in testa alla classifica. Ha voluto un po’ provocare. Per certi versi il primo tempo è stato un po’ sorprendente per la pochezza dell’Inter che ha giocato con il baricentro basso e non ha fatto il suo gioco di grande aggressività e d’intensità. Il Milan ha fatto tutto per bene. Quindi, forse voleva commentare il primo tempo dicendo che il Milan ha fatto benissimo, surclassando la rivale. L’Inter non ha messo in campo le sue qualità. Però dietro le dichiarazioni di Ibrahimović c’era anche l’idea di fare il capopopolo, di incarnare l’essere rossonero e di alleviare la sconfitta”.
Zlatan

Andando poi a rivangare gli avvenimenti di una decina di giorni fa a seguito della partita Fiorentina-Juventus, Aldo ha espresso il proprio parere a proposito delle dichiarazioni di Commisso, il quale nel post-partita non ha trattenuto le polemiche dovute agli aiuti arbitrali che a suo avviso la Juventus avrebbe ricevuto nel corso del match.

“Io ho visto Juventus-Fiorentina. Nel caso specifico non mi sembra che gli episodi fossero stati eclatanti. Magari c’è stata un’esasperazione di Commisso. Forse ha avuto in quel periodo situazioni ambigue ed è esploso in queste dichiarazioni. Nel caso specifico non mi è parso che ci potesse essere una contestazione per gli episodi che sono accaduti, anche perché in precedenza al rigore dato c’era un penalty su Ronaldo, secondo me”.

Aldo fa poi riferimento ai tristi eventi passati di corruzione e calcio-scommesse per spiegare il fatto che in Italia spesso si parli di troppo facilmente di favoreggiamenti arbitrali:

“È vero, da noi c’è stata calciopoli e poi nel 1980 quando giocavo io (avevo 20 anni) anche lì c’è stato il calcio-scommesse. Siamo la patria di situazioni ambigue, però, in questo momento non mi sembra che nel calcio italiano siano presenti avvenimenti di questo tipo. Si sono verificati in passato, è innegabile, ma non mi pare che ce ne siano ora. Se ci sono errori, sono errori umani. Non penso ci siano strutture losche dietro”.

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Il pensiero di Aldo a proposito delle defezioni del calcio italiano, si sposta poi verso un’altra triste realtà che ormai da tempo condiziona le partite in buona parte degli stadi italiani. Stiamo ovviamente parlando dei casi di razzismo, che puntualmente rovinano il calore e la passione che giocatori e tifosi donano a questo sport.

“È una maleducazione ed è una cosa che non mi so spiegare, mi rendo conto che in Italia la gente va allo stadio anche a sfogarsi. Però io dico che non abbiamo una legislazione che sia seria e con leggi che possano invertire la rotta e dare il giusto castigo a chi compie danni e porta messaggi di questo genere”.

Il paragone con l’Inghilterra è poi una naturale conseguenza: “Mi sembra che in Inghilterra la situazione sia molto diversa, che gli stadi siano più tutelati dagli steward. Io ci sono stato e quando ho visto delle persone alzarsi e offendere in modo abbastanza vigoroso, sono stati presi e portati in carcere per scontare la giusta pena. Nel Regno Unito mi rendo conto che c’è un’educazione ed un rispetto diverso. Penso che noi qui siamo troppo tolleranti. Dovremmo essere tutti indignati in maniera forte”.

Aldo prova infine a spiegare le motivazioni per cui questi fatti incresciosi si continuino a verificare, non mancando però di sottolineare il fatto che dal governo non vengano prese le giuste contromisure.

“Noi qui siamo una nazione giovane per certi versi perché insomma, è dal 1861, sono 150 anni. Prima eravamo tutti un po’ disgregati in Italia, c’erano cose molto violente e forse siamo ancora abituati a quei tempi. La ragione dovrebbe avere forza su alcune situazioni che possono essere abbastanza di impeto istintivo. Bisognerebbe invertire la tendenza. Io penso che se ci fossero delle leggi adeguate uno ci penserebbe due volte poi a fare quello che fa”.
Giocatori di Inter e Milan

Congediamo Aldo Serena, ex giocatore di Inter, Milan e Juventus, e lo facciamo constatando il fatto che per lui la passione sia ancora un elemento chiave in questo sport. Dopotutto, le sue dichiarazioni sono frutto dell’esperienza che gli ha portato una lunga carriera sportiva e da opinionista.

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